Intervista alla regina delle vellutate
Christine Butty ha sviluppato il programma vellutate per il marchio «Ditzler» e ha imparato talmente tanto su questa preparazione da guadagnarsi il soprannome di «regina delle vellutate».
Signora Butty, come si procede alla creazione di nuove vellutate surgelate?
Come per ogni nuovo prodotto da sviluppare, definiamo innanzitutto il valore aggiunto per il target e analizziamo il mercato per trovare delle nicchie e valutare il potenziale del nuovo prodotto. Poiché producevamo già crema di spinaci e puree di verdure surgelate in pellet, e dato che le vellutate sono di tendenza, per noi è stato ovvio combinare questi due fattori. Con le nostre vellutate surgelate abbiamo creato un’alternativa più sana e naturale alle tradizionali zuppe in busta o disidratate, che è comunque molto semplice da preparare e sembra fatta in casa.
Cosa è stato particolarmente difficoltoso durante lo sviluppo?
C’è stata più di una difficoltà. Dall’idea alla sua realizzazione sono trascorsi quasi due anni; quando però è stata presa la decisione definitiva di attuare il progetto, mancavano ancora solo sei mesi al lancio all’Igeho nel novembre 2019. Visto che utilizziamo esclusivamente verdure svizzere, la disponibilità delle materie prime a seconda della stagione e nelle tonnellate necessarie rappresentava un aspetto critico, che doveva inoltre adattarsi alle finestre di capacità dei nostri impianti di produzione, in parte già sfruttati al massimo.
Infine c’è stato l’imbarazzo di scegliere, tra le oltre 25 ricette sperimentali, sei varianti definitive che coprissero la più ampia gamma di gusti senza essere troppo esotiche né scontate. Da un lato, le vellutate dovevano avere il massimo grado di convenience possibile, dall’altro non dovevano essere avere sapori eccessivamente decisi per consentire a ogni cuoco di aggiungere, all’occorrenza, il proprio tocco personale.
Quanto hanno influito gli aspetti «Svizzera» e «qualità» sullo sviluppo?
Questi due aspetti sono stati assolutamente centrali nello sviluppo delle vellutate surgelate, perché il marchio Ditzler è sinonimo di altissima qualità. Per noi che siamo un produttore svizzero, la swissness è una caratteristica importante che ci distingue da molti fornitori stranieri concorrenti, in quanto spesso il fattore decisivo è solo il prezzo più basso.
Di cosa va particolarmente fiera?
Sono orgogliosa di aver accompagnato questa innovazione dall’idea al prodotto maturo per il mercato. All’Igeho abbiamo ricevuto molti feedback positivi. È sempre bello poter raccogliere i frutti del proprio lavoro. Ci è voluto un grande know-how in diversi settori. Un buon lavoro di squadra è imprescindibile per attuare con successo un progetto del genere, e io lo apprezzo molto.
In autunno arriverà il settimo tipo. Quali sono gli ingredienti della nuova vellutata di zucca?
La vellutata è prodotta esclusivamente con zucca butternut svizzera, nota per la consistenza densa e vellutata e il delicato aroma di noci. In questo caso, il tocco finale di sapore è dato da un goccio di panna senza lattosio e da un pizzico di curry. Come tutte le altre vellutate del nostro assortimento, anche quella di zucca è priva di additivi, aromi, zuccheri aggiunti e glutine: è per questo che sembra fatta in casa.
Come si ottiene una vellutata perfetta?
Basta mescolarle mentre si scaldano: così le nostre vellutate surgelate riescono di sicuro. A seconda della quantità necessaria, si può riscaldare una porzione di pellet direttamente in una scodella al microonde o in un pentolino, o prepararne più litri in una pentola o a bagnomaria. Per quantità superiori si consiglia di scaldare una piccola quantità di pellet e poi cuocere i pellet restanti nella vellutata calda. Abbiamo realizzato un booklet con consigli e suggerimenti per la presentazione con topping semplici e invitanti. Così una vellutata diventata un piccolo pasto completo. Inoltre, le nostre vellutate sono insaporite con delicatezza per lasciare ai ristoratori la possibilità di affinarle a proprio gusto.